Programma:
CINEMATICA DELLE STRUTTURE
RIGIDE: ANALISI MATRICIALE
Spostamento di corpo rigido (versione vettoriale
e matriciale).
Equazione di vincolo
(formulazione matriciale): traslazione e rotazione
assoluta, relativa. Costruzione delle righe
della matrice di congruenza C. (sparsa, rettangolare).
Cenno al caso di vincoli non-locali.
I. Problema Omogeneo
Rango di C:Vincoli Efficaci e Ridondanti.
I.a Caratterizzazione
della struttura isogeometrica.
I.b Caratterizzazione
della struttura supervincolata.
Decomposizione CE CR.
Rango pieno di CE. Dipendenza di CR da CE: DC
= 0
I.c Soluzione nel caso
di un cinematismo.
Riduzione del sistema;
partizione delle incognite: indipendenti e dipendenti.
Riconoscimento della
matrice dei meccanismi linearmente indipendenti:
CM = 0.
II. Problema Non-Omogeneo
II.a Problema di compatibilità dei dati:
condizioni sui cedimenti dei vincoli ridondanti.
II.b Riduzione del sistema
alla sola parte governata da CE (teorema di
esistenza N&S).
II.c Soluzione in forma
esplicita.
STATICA DELLE STRUTTURE
RIGIDE: ANALISI MATRICIALE
Vincoli e reazioni vincolari: parametri vincolari
(forze e coppie pure). Equazioni di equilibrio
e azioni assegnate. Costruzione del matrice
dei coefficienti del sistema algebrico di equilibrio
A. Verifica diretta di A º CT.
Sistema algebrico governante
l’equilibrio: Ah + ^f = 0.
Problema Omogeneo. Ah
= 0.
a) rank A =: NVE º NV. Struttura Staticamente
Determinata: isogeometrica o cinematismo.
b) rank A =: NVE <
NV. Struttura Staticamente Indeterminata: cinematismo
o fissa. Riconoscimento delle reazioni staticamente
indeterminate.
Problema Non-Omogeneo
Ah + ^f = 0.
a) $B: BA = 0.
b) Compatibilità
dei dati B^f = 0.
c) Condizione N&S
per l'esistenza della soluzione.
d) Riconoscimento del
TLV nella condizione di consistenza dei dati
(BT º M).
e) soluzione generale.
Teorema dei Lavori Virtuali
Spostamenti virtuali (gradi di libertà
e cedienti vincolari). Equazioni di equilibrio
e grandezze duali. Derivazione della relazione
AT = C partendo dal TLV. Sistema di Riferimento
globale: parametri cinematici e forze.
Trave in 3D
Sistema di Riferimento locale. Lettura e discussione
della matrice di rigidezza k (inclusi effetti
del taglio). Partizione Start-End, disaccoppiamenti.
Simmetria: dimostrazione con il teorema di Betti.
Singolarità di k: moti rigidi di traslazione
e rotazione; implicazioni sulla dipendenza delle
righe e colonne.
Rilasci per le azioni
lungo le direzioni degli assi locali: modifica
della matrice di rigidezza.
Azioni di incastro perfetto
per carichi e distorsioni ripartite o concentrati.
Uso del PLV. Uso del teorema di Betti: funzioni
di influenza (delle azione di incastro perfetto)
per carico (forza/momento/distorsione) “viaggiante”.
INTRODUZIONE AI LINGUAGGI
STRUTTURATI
C, Pascal.
Insieme (set) dei vincoli
e dei gradi di libertà; possibile oggetto
Corpo. Dati e procedure incapsulate. Dichiarazione
di tipo, di variabili, costanti. Puntatori.
Scope di una variabile (località). Definizione:
indirizzo fisico, de-refernziazione. Impiego
operativo: array in C-language, allocazione
memoria, passaggio nomi di funzioni. Tipi strutturati
(C e Pascal). Procedure: passaggio parametri
per valore o per riferimento, procedure annidate
(ricorsive).
RISOLUZIONE SISTEMI
ALGEBRICI
Algoritmo Gauss
1. Riduzione per riga; matrice triangolare superiore;
riconoscimento righe linearmente indipendenti
e rango.
2. Forma matriciale
della riduzione di riga; implementazione (operazioni
in loco, immagazzinamento coefficienti di riduzione).
3. Costruzione della
matrice triangolare inferiore (a diagonale unitaria)
di riduzione; prodotto tra matrici triangolari
(a diagonale unitaria); inversa di una matrice
triangolare. Matrici sparse e loro inverse.
4. Forma matriciale
della riduzione di Gauss:
matrici parziali e forma
risultante A’ = LA.
5. Ricostruzione matrice
per inversione di L.
6. Partizione di L per
esplicitare la dipendenza lineare delle righe
di A.
7. Pivoting: per riga
e totale. Matrici di permutazione. Perdita di
precisione nelle sottrazioni. Criterio di scelta
del pivot secondo il massimo valore assoluto
di Aij.
8. Problema del test
a zero (precisione di macchina e stima dell’elemento
tipico di A).
Problemi
Uso della riduzione di Gauss per la risoluzione
dei sistemi indeterminati, non omogenei. Cenno
ai problemi numerici di soluzione: precisione
di macchina; mantissa; errore relativo; perdita
di precisione in una operazione di sottrazione.
Gauss con pivoting totale:
schema di riduzione per elementi intorno al
pivot
ANALI MATRICIALE DELLE
STRUTTURE ELASTICHE
Trasformazione di Coordinate
Nuova base ortonormale. Matrice Q dei coefficienti
della combinazione. Interpretazione di Q per
righe e colonne: Q è ortogonale.
Trasformazione delle
componenti di un vettore per rotazione del sistema
di coordinate.
Cinematica di Nodo
Definizione di uel.
Relazione ue ¬ uEL
(matrice Q). Problema della relazione tra gradi
di libertà di struttura e di elemento.
Relazione uEL ¬
qEL (matrice C).
Esempi notevoli di costruzione
di C: nodo di trave (incastro: 6 gdl); nodo
di trave (pattino); nodo di impalcato rigido;
nodo di vincolo di simmetria (struttura simmetrica
polarmente e periodica).
Relazione qEL ¬
q (matrice P).
Statica di Nodo
Forze nodali. Definizione di hel..
Dualità forze-spostamenti:
uso del TLV per ricavare la forza generalizzata
associata ad una data trasformazione degli spostamenti.
Relazione hEL ¬
he (matrice QT).
Relazione fEL ¬
hEL(matrice CT).
Relazione fEL ¬
f{iEL} (matrice P).
Esempi di costruzione
di f (pendolo inclinato, piano rigido) ed interpretazione
fisica diretta.
Matrici di Rigidezza
Trasformazioni della matrice dal sistema locale
alla struttura (contributo {EL})
kel, kEL, KEL, K{iEL}.
Matrice globale K: dimensioni
delle matrici K{iEL}, indirizzamento. Cenno
ai problemi di archiviazione (skyline e profilo):
costruzione per elementi o per gradi di libertà
(classi di elementi).
Esempi (pendolo inclinato,
piano rigido): costruzione numerica ed interpretazione
geometrico-meccanica (direzioni principali,
accoppiamento modi, centro di rigidezza).
Forze nodali di Struttura
Equilibrio dei nodi: azioni sugli elementi ed
azioni sui nodi. Esempio ad 1 grado di libertà.
Sistema algebrico finale Kq = f.
Topologia della matrice
di rigidezza globale
Introduzione alla teoria dei grafi: vertici
e lati. Grafo, multigrafo, loop, grafo diretto,
connesso, piano, completo. Percorso, ciclo,
albero. Grafo associato ad una struttura: elementi
mono-dimensionali e 2D. Matrice di adiacenza
: definizione (cenno alle sue potenze). Matrice
di incidenza. Relazione tra la matrice di adiacenza
e sparsità di K.
Problema della riduzione
della larghezza di banda: rinumerazione dei
nodi: cenno all’algoritmo di Kuthill-McKee.
Stress recovery.
Ricostruzione delle azioni sull’elemento
in termini di q.
Condizioni di Vincolo
Decomposizione del sistema nella parte vincolata
e libera.
1. Caso di vincoli fissi
Eliminazione dei gdl
con spostamenti nulli. Ricostruzione forze vincolari
(direttamente e attraverso le azioni di elemento).
2. Caso di vincoli cedevoli
2.1 Soluzione analitica:
sistema ridotto (calcolo reazioni vincolari).
2.2 Metodo penalità:
vincolo ultrarigido/ forza proporzionale.
Vantaggi e svantaggi
nella costruzione e nella soluzione del sistema
risolvente.
Tecnica di Condensazione
Statica.
Variabili statiche/cinematiche
di interfaccia e interne.
Variabili Miste
Scelta di incognite parte cinematiche, parte
statiche: derivazione della matrice K*, reggente
il sistema misto.
Esempi elementari (trave
inflessa in 2D) utilizzando MAPLE®:
1. incastro-estremo
libero (commento sulle componenti di K*).
2. incastro-pattino
(commenti).
TEOREMA DI MINIMA ENERGIA
POTENZIALE TOTALE
Problema elastico misto, stato cinematicamente
ammissibile (condizioni al bordo).
Campo di spostamento
e deformazione Cine-maticamente Ammissibile
(congruente) per il problema elastico misto.
Funzionale Energia Potenziale Totale (EPT).
Lemma: variazione dell'EPT
per variazione (finita) del campo cinematicamente
ammissibile.
Teorema 1) condizione
necessaria. 2) condizione sufficiente.
(giustificazione del
Lemma fondamentale del Calcolo delle Variazioni).
Metodo di Ritz:
Presentazione del metodo (approssimazione con
numero finito di parametri).
Esempio: trave incastro
appoggio con coppia, cedimento e carico ripartito.
Polinomio di 3.
Discussione della soluzione
approssimata: risposta colta in modo esatto
(in dipendenza della ricchezza del campo assunto);
violazioni delle condizioni di equilibrio locali
e al bordo.
Esempio modello: trave
incastro appoggio con carico ripartito; polinomio
di 4 grado, con 1 e 2 parametri (impiego di
Maple ® per il calcolo, la minimizzazione
del funzionale EPT e la visualizzazione dei
risultati).
Controesempio: trave
incastro appoggio con forza concentrata in mezzeria
e 20 funzioni di forma (con Maple ®). Discussione
dell’instabilità numerica della
soluzione (violazioni delle condizioni di equilibrio
locali e al bordo, fino alla deirvata quarta).
Cenno al problema della
minimizzazione dell'errore quadratico medio
della soluzione approssimata (scarto minimizzato
in energia, non nel valore puntuale assoluto).
METODO DEGLI ELEMENTI
FINITI
Introduzione
1. Formulazione energetica/integrale.
2. Approssimazione con
un numero finito di parametri.
3. Funzioni a supporto
compatto.
4. Congruenza all’interfaccia
legata alla condivisione dei parametri nodali.
Osservazioni. Errore
in media/ errore locale, problema di stress
recovery. Completezza del sistema di funzioni
usate (moti rigidi). Regolarità delle
funzioni: utilizzo di derivate regolari a tratti
in un integrale.
Funzioni di Forma
Elementi “di base” a lati rettilinei
e curvilinei in 2D e 3D. Variabili naturali
(elementi canonici): rettangolo, triangolo (coordinate
areali). Super-elementi: 2D (trapezi, poligonali),
3D brick (per assemblaggio di 5 o 6 tetraedri).
Costruzione del campo di spostamento approssimato
(polinomiale).
Approccio analitico:
riduzione dei parametri di controllo ai valori
nodali.
Funzioni di forma: proprietà
interpolante. Funzioni di forma: proprietà
di completezza. Osservazioni sul trattamento
di eventuali parametri locali, da condensare.
Elementi Lagrangiani
Approssimazione in 1D:
polinomi di Lagrange. Caso 2D (rettangolo):
costruzione della funzione di forma a variabili
separate.
Elementi L4, L9, L16
e Lk: termini del polinomio completo e di ordine
superiore. Discussione dell’efficienza
della classe lagrangiana.
Elementi Serendipity
Idea di base: nodi al
bordo (possibilmente), minimo numero di termini
di grado superiore. Elementi S4, S8, S12. Costruzione
delle funzioni di forma (per prodotto delle
funzioni che esprimono le rette di bordo). Termini
del polinomio completo e superiori (triangolo
di Pascal).
Elemento S17: necessità
di un nodo interno.
ELEMENTI ISOPARAMETRICI
Mappatura (bicontinua) dell’elemento parent
sull'elemento reale. Rispetto delle condizioni
di congruenza e compatibilità inter-elemento
nel dominio parent e reale. Funzioni di forma
per la trasformazione geometrica: proprietà
interpolanti. Calcolo delle derivate di una
funzione rispetto alle variabili reali in termini
di coordinate naturali (rettangolari). Matrice
Jacobiana. Elemento di volume come indice di
distorsione dell’elemento.
INTEGRAZIONE NUMERICA
Metodo di Newton-Cotes e metodo di Gauss-Legendre.
Motivazione, precisione, confronto e vantaggi
per lo stress recovery.
DEFORMAZIONI
Matrice B(x) degli operatori di derivazione
(continuo classico - spostamenti [u, v, w]):
caso generale 3D in
coordinate cartesiane ortogonale;
caso assial-simmetrico
(definizione, calcolo delle componenti di deformazione
significative in coordinate cilindriche).
LEGAME COSTITUTIVO (L.
E. ISOTROPO): FORMA MATRICIALE PER
1. stato 3D generale;
2. stato piano di deformazione;
3. stato piano di tensione.
MATRICE DI RIGIDEZZA
DELL'ELEMENTO
Calcolo dell'energia potenziale di deformazione:
riconoscimento della matrice di rigidezza. Energia
potenziale dei carichi e totale: minimizzazione
e equazioni risolventi. Problema del lavoro
delle tensioni interne all'interfaccia tra elementi
connesso alla congruenza delle funzioni di forma.
Derivazione dell'espressione
generale di kel per integrazione del potenziale
elastico (uso delle funzioni di forma, operatori
di derivazione e legame costitutivo).
EQUAZIONI RISOLVENTI
Potenziale dei carichi: espressione generale
delle forze nodali (di elemento).
Minimizzazione del funzionale
e equazioni finali.
Cenno alle tappe sviluppo
storico dell'analisi matriciale e per Elementi
Finiti.
CALCOLO DELLE VARIAZIONI
Funzionale, variazione dy, dy', (dy)', ecc.
Estremo e condizioni di estremo: variazione
prima di un funzionale dipendente da y (fino
alla derivata di ordine n). Equazione di Euler.
Condizioni agli estremi: cinematiche (essenziali);
naturali: Discussione sul loro significato fisico/meccanico
(in un problema risolto in modo approssimato).
Applicazione alla derivazione del sistema differenziale
della linea elastica del IV ordine (con relative
condizioni agli etremi).
Cenno al metodo di Kantorovich
per risolvere il problema di Shear Lag nella
flessione delle travi in parete sottile.
Testi di
riferimento:
Corradi Dell’Acqua,
Meccanica delle Strutture, Vol. (1), 2, (3),
McGraw-Hill, 1992-1994.
Luongo e Paolone, Meccanica delle Strutture
– Sistemi ad elasticità concentrata,
CEA, 2000.
Zienkiewicz (and Taylor), The Finite Element
Method, McGraw-Hill, 1977 (1991).
Boniolo e Vidali, Introduzione alla Filosofia
della Scienza, Bruno Mondadori Editore, 2003.
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