Obiettivi
formativi:
Fornire le nozioni di
base dell’ Analisi Complessa e la capacità
di utilizzo pratico della Trasformata di Laplace,
della Trasformata di Fourier (classica e distribuzionale)
e della Trasformata Zeta.
Programma:
Scopo del corso è
la presentazione di una classe di nuovi materiali
entrati di recente nella fase di produzione
industriale e utilizzati in campo medico sia
direttamente sia per la realizzazione di endo
ed esoprotesi e di organi artificiali.
I Biomateriali sono stati definiti, a livello
internazionale, come “materiali progettati
per interfacciarsi con i sistemi biologici per
valutare, trattare, aumentare o sostituire qualunque
tessuto, organo o funzione del corpo".
Da questa definizione si evince come l’interazione
con i sistemi biologici sia l’aspetto
qualificante del comportamento dei biomateriali,
questa interazione viene normalmente descritta
dal termine “biocompatibilità”.
Mentre nel passato materiali tradizionali venivano
sperimentati come biomateriali quasi senza subire
alcuna modifica, oggi la maggior parte dei materiali
usati in campo biomedico sono progettati direttamente
ed esclusivamente per questo scopo.
1. Introduzione
ai materiali
Concetti fondamentali
sulla organizzazione, struttura e proprietà
delle principali classi di materiali.
Struttura e organizzazione dei solidi: tipi
di legami; struttura fisica della materia; difetti
della struttura cristallina; solidi covalenti,
ionici, molecolari e metallici.
Comportamento meccanico dei materiali: relazioni
sforzo-deformazione; elasticità e moduli
di elasticità; viscoelasticità.
Comportamento dei materiali a trazione e prova
di trazione; comportamento degli elastomeri,
isteresi; sforzo e deformazioni reali.
Tenacità e resilienza. Meccanismi di
frattura: frattura fragile e elementi di meccanica
della frattura, frattura duttile. Resistenza
all'urto. Durezza. Fatica.
Confronto tra le principali proprietà
delle tre classi di materiali.
2. Caratterizzazione
Chimico-Fisica dei materiali
Analisi dello spettro
di diffrazione; analisi termica; analisi porosimetriche
e misure di densità; analisi SEM; analisi
spettroscopiche IR.
3. Definizione di
biomateriale e cenni storici
4. Biocompatibilità
Definizioni; interazioni
biomateriale/corpo umano; sterilizzazione e
problematiche connesse con i diversi metodi
di sterilizzazione; principali normative esistenti
sui materiali per dispositivi biomedici e sulla
valutazione della biocompatibilità (UNI
EN ISO 10993).
5. Classificazione
dei dispositivi medici e normativa di riferimento
(Direttiva CEE 93/42)
6. Struttura e proprietà
dei materiali bilogici
Collagene ed elastina;
tessuti mineralizzati (ossa e denti); tessuti
elastici (tendini, legamenti, muscoli); fluidi
organici.
7. Classificazione
dei biomateriali
Metalli e loro leghe
(acciaio, leghe cromo-cobalto, leghe a base
di titanio, leghe preziose, leghe a memoria
di forma, amalgame).
Ceramici riassorbibili, non riassorbibili e
a superficie attiva.
Polimeri termoplastici e termoindurenti.
Materiali compositi.
8. Impegni clinici
dei biomateriali
ORTOPEDIA: protesi articolari,
cemento osseo, sostituzione di legamenti, fissazione
di fratture interne ed esterne;
ODONTOSTOMATOLOGIA: cementi, amalgame, materiali
da impronta, materiali ortodontici, impianti
ossei;
CHIRURGIA CARDIOVASCOLARE: valvole cardiache,
protesi vascolari di grande e medio calibro
CHIRURGIA PLASTICA E MAXILLO-FACCIALE: espansori
cutanei
OCULISTICA: lenti a contatto, cristallini artificiali,
silicone nel trattamento dei distacchi di retina
APPLICAZIONI VARIE: urologia, neurochirurgia,
rilascio controllato dei farmaci .
9. Tecnologie avanzate
applicate ai biomateriali
TECNOLOGIE DI MODIFICA
SUPERFICIALE DEI MATERIALI: CVD, PVD, plasma-spray,
deposizione laser, tecniche biometiche;
PROTOTIPAZIONE RAPIDA PER APPLICAZIONI MEDICALI.
10. Fonti di informazione
sui biomateriali
Banche dati, siti
Internet, principali laboratori e centri di
studio sui biomateriali, il Ministero della
Sanità.
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