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ALBO PROFESSIONALE |
DIPLOMI UNIVERSITARI |
Dottore agronomo e dottore
forestale
Sezione B |
Biotecnologie agro-industriali
Economia e amministrazione delle imprese agricole
Economia del sistema agroalimentare e dell'ambiente
Gestione tecnica e amministrativa in agricoltura
Produzioni animali
Produzioni vegetali
Tecniche forestali e tecnologie del legno
Viticoltura ed enologia |
Agrotecnico |
Biotecnologie agro-industriali
Economia e amministrazione delle imprese agricole
Economia del sistema agroalimentare e dell'ambiente
Gestione tecnica e amministrativa in agricoltura
Produzioni animali
Produzioni vegetali
Tecniche forestali e tecnologie del legno
Viticoltura ed enologia |
Architetto
Sezione B
Settore architetto tecnico
Settore pianificatore tecnico |
Edilizia
Materiali per la manutenzione del costruito
antico e moderno
Operatore tecnico ambientale
Sistemi informativi territoriali
Tecnico di misure ambientali
Valutazione e controllo ambientale |
Assistente sociale |
Servizio sociale |
Attuario
Sezione B |
Moneta e finanza
Scienze assicurative
Tecniche finanziarie e assicurative |
Biologo
Sezione B |
Analisi chimico-biologiche
Biologia
Biotecnologie industriali
Tecnici in biotecnologie
Tecnico dello sviluppo ecocompatibile
Tecnico sanitario di laboratorio biomedico |
Chimico
Sezione B |
Analisi chimico-biologiche
Chimica
Tecnologie farmaceutiche
Controllo di qualitą nel settore industriale
farmaceutico |
Geologo
Sezione B |
Geologia
Geologia per la protezione dell'ambiente
Prospettore geologico |
Geometra |
Edilizia
Ingegneria delle infrastrutture
Sistemi informativi territoriali |
Ingegnere
Sezione B
Settore civile e ambientale
Settore industriale
Settore dell'informazione |
Economia e ingegneria della
qualitą
Edilizia
Ingegneria civile
Ingegneria dell'ambiente e delle risorse
Ingegneria delle infrastrutture
Ingegneria
Ingegneria per l'ambiente e il territorio edile
Ingegneria aerospaziale
Ingegneria biomedica
Ingegneria chimica
Ingegneria dei materiali
Ingegneria dell'automazione
Ingegneria delle materie plastiche
Ingegneria elettrica
Ingegneria elettrica con teledidattica
Ingegneria energetica
Ingegneria industriale
Ingegneria logistica e della produzione
Ingegneria logistica e della produzione - orientamento
tessile
Ingegneria meccanica
Produzione industriale
Scienza e ingegneria dei materiali
Tecnologie industriali e dei materiali
Ingegneria delle telecomunicazioni
Ingegneria dell'automazione
Ingegneria elettronica
Ingegneria informatica
Ingegneria logistica e della produzione
Economia e ingegneria della qualitą
Ingegneria biomedica |
Perito agrario |
Biotecnologie agro-industriali
Economia e amministrazione delle imprese agricole
Economia del sistema agroalimentare e dell'ambiente
Gestione tecnica e amministrativa in agricoltura
Produzioni animali
Produzioni vegetali
Tecniche forestali e tecnologie del legno
Viticoltura ed enologia |
Perito industriale |
Edilizia
Ingegneria logistica e della produzione
Ingegneria meccanica
Ingegneria delle telecomunicazioni
Ingegneria energetica
Metodologie fisiche
Analisi chimico-biologiche
Chimica
Informatica
Ingegneria aerospaziale
Ingegneria chimica
Ingegneria dell'automazione
Ingegneria delle materie plastiche
Ingegneria elettrica
Ingegneria elettronica
Ingegneria informatica
Scienze e tecniche cartarie
Tecnologie alimentari |
NOTE
Note alle premesse:
- L'art. 87, quinto comma, della Costituzione prevede che il Presidente della
Repubblica "Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge".
- L'art. 1, comma 18, della legge 14 gennaio 1999, n. 4 (Disciplina dell'attivita'
di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) modificato
dall'art. 6, comma 4, della legge 19 ottobre 1999, n. 370 (Disposizioni in
materia di universita' e di ricerca scientifica e tecnologica) prevede:
"18. Con uno o piu' regolamenti adottati, a norma dell'art. 17, comma
2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'universita'
e della ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con il Ministro della
giustizia, sentiti gli organi direttivi degli ordini professionali, con esclusivo
riferimento alle attivita' professionali per il cui esercizio la normativa
vigente gia' prevede l'obbligo di superamento di un esame di Stato, e' modificata
e integrata la disciplina del relativo ordinamento, dei connessi albi, ordini
o collegi, nonche' dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle
relative prove, in conformita' ai seguenti criteri direttivi:
a) determinazione dell'ambito consentito di attivita' professionale ai titolari
di diploma universitario e ai possessori dei titoli istituiti in applicazione
dell'art. 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni;
b) eventuale istituzione di apposite sezioni degli albi, ordini o collegi
in relazione agli ambiti di cui alla lettera a), indicando i necessari raccordi
con la piu' generale organizzazione dei predetti albi, ordini o collegi;
c) coerenza dei requisiti di ammissione e delle prove degli esami di Stato
con quanto disposto ai sensi della lettera a).
- Si riporta il testo del comma 2 dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988,
n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza
del Consiglio dei Ministri):
"2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione
del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio di Stato, sono emanati i
regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta
di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica,
autorizzando l'esercizio della potesta' regolamentare del Governo, determinano
le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle
norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari".
Nota all'art. 4:
- Per il testo dell'art. 1, comma 18, della legge 14 gennaio 1999, n. 4,
si veda la nota alle premesse.
Nota all'art. 8:
- Il comma 95 dell'art. 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive
modificazioni e integrazioni (Misure urgenti per lo snellimento dell'attivita'
amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo) prevede:
"95. L'ordinamento degli studi dei corsi universitari, con esclusione
del dottorato di ricerca, e' disciplinato dagli atenei, con le modalita' di
cui all'art. 11, commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, in conformita'
a criteri generali definiti, nel rispetto della normativa comunitaria vigente
in materia, sentiti il Consiglio universitario nazionale e le commissioni
parlamentari competenti, con uno o piu' decreti del Ministro dell'universita'
e della ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con altri Ministri
interessati, limitatamente ai criteri relativi agli ordinamenti per i quali
il medesimo concerto e' previsto alla data di entrata in vigore della presente
legge, ovvero da disposizioni dei commi da 96 a 119 del presente articolo.
I decreti di cui al presente comma determinano altresi':
a) con riferimento ai corsi di cui al presente comma, accorpati per aree omogenee,
la durata, anche eventualmente comprensiva dei percorso formativo gia' svolto,
l'eventuale serialita' dei predetti corsi e dei relativi titoli, gli obiettivi
formativi qualificanti, tenendo conto degli sbocchi occupazionali e della
spendibilita' a livello internazionale, nonche' la previsione di nuove tipologie
di corsi e di titoli universitari, in aggiunta o in sostituzione a quelli
determinati dagli articoli 1, 2, 3, comma 1 e 4, comma 1, della legge 19 novembre
1990, n. 341, anche modificando gli ordinamenti e la durata di quelli di cui
al decreto legislativo 8 maggio 1998, n. 178, in corrispondenza di attivita'
didattiche di base, specialistiche, di perfezionamento scientifico, di alta
formazione permanente e ricorrente;
b) modalita' e strumenti per l'orientamento e per favorire la mobilita' degli
studenti, nonche' la piu' ampia informazione sugli ordinamenti degli studi,
anche attraverso l'utilizzo di strumenti informatici e telematici;
c) modalita' di attivazione da parte di universita' italiane, in collaborazione
con atenei stranieri, dei corsi universitari di cui al presente comma, nonche'
di dottorati di ricerca, anche in deroga alle disposizioni di cui al capo
II del titolo III del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980,
n. 382.".
Nota all'art. 11:
- Il testo dell'art. 2 della legge 10 febbraio 1992, n. 152 (Modifiche ed
integrazioni alla legge 7 gennaio 1976, n. 3, e nuove norme concernenti l'ordinamento
della professione di dottore agronomo e di dottore forestale), e' il seguente:
"Art. 2. - 1. Sono di competenza dei dottori agronomi e dei dottori forestali
le attivita' volte a valorizzare e gestire i processi produttivi agricoli,
zootecnici e forestali, a tutelare l'ambiente e, in generale, le attivita'
riguardanti il mondo rurale. In particolare, sono di competenza dei dottori
agronomi e dei dottori forestali:
a) la direzione, l'amministrazione, la gestione, la contabilita', la curatela
e la consulenza, singola o di gruppo, di imprese agrarie, zootecniche e forestali
e delle industrie per l'utilizzazione, la trasformazione e la commercializzazione
dei relativi prodotti;
b) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione,
la misura, la stima, la contabilita' e il collaudo delle opere di trasformazione
e di miglioramento fondiario, nonche' delle opere di bonifica e delle opere
di sistemazione idraulica e forestale, di utilizzazione e regimazione delle
acque e di difesa e conservazione del suolo agrario, sempreche' queste ultime,
per la loro natura prevalentemente extraagricola o per le diverse implicazioni
professionali non richiedano anche la specifica competenza di professionisti
di altra estrazione;
c) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione,
la misura, la stima, la contabilita' e il collaudo di opere inerenti ai rimboschimenti,
alle utilizzazioni forestali, alle piste da sci ed attrezzature connesse,
alla conservazione della natura, alla tutela del paesaggio ed all'assestamento
forestale;
d) la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura,
la stima, la contabilita' ed il collaudo, compresa la certificazione statica
ed antincendio, dei lavori relativi alle costruzioni rurali e di quelli attinenti
alle industrie agrarie e forestali, anche se iscritte al catasto edilizio
urbano ai sensi dell'art. 1, comma 5, del decreto-legge 27 aprile 1990, n.
90, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 giugno 1990, n. 165, nonche'
dei lavori relativi alle opere idrauliche e stradali di prevalente interesse
agrario e forestale ed all'ambiente rurale, ivi compresi gli invasi artificiali
che non rientrano nelle competenze del servizio dighe del Ministero dei lavori
pubblici;
e) tutte le operazioni dell'estimo in generale e, in particolare, la stima
e i rilievi relativi a beni fondiari, capitali agrari, produzioni animali
e vegetali dirette o derivate, mezzi di produzione, acque, danni, espropriazioni,
servitu' nelle imprese agrarie, zootecniche e forestali e nelle industrie
per l'utilizzazione, la trasformazione e la commercializzazione dei relativi
prodotti;
f) i bilanci, la contabilita', gli inventari e quant'altro attiene alla amministrazione
delle aziende e imprese agrarie, zootecniche e forestali o di trasformazione
e commercializzazione dei relativi prodotti e all'amministrazione delle associazioni
di produttori, nonche' le consegne e riconsegne di fondi rustici;
g) l'accertamento di qualita' e quantita' delle produzioni agricole, zootecniche
e forestali e delle relative industrie, anche in applicazione della normativa
comunitaria, nazionale e regionale;
h) la meccanizzazione agrario-forestale e la relativa attivita' di sperimentazione
e controllo nel settore applicativo;
i) i lavori e gli incarichi riguardanti la coltivazione delle piante, la difesa
fitoiatrica, l'alimentazione e l'allevamento degli animali, nonche' la conservazione,
il commercio, l'utilizzazione e la trasformazione dei relativi prodotti;
l) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione,
la misura, la stima, la contabilita' ed il collaudo dei lavori relativi alla
tutela del suolo, delle acque e dell'atmosfera, ivi compresi i piani per lo
sfruttamento ed il recupero di torbiere e di cave a cielo aperto, le opere
attinenti all'utilizzazione ed allo smaltimento sul suolo agricolo di sottoprodotti
agro-industriali e di rifiuti urbani, nonche' la realizzazione di barriere
vegetali antirumore;
m) i lavori catastali, topogratici e cartografici sia per il catasto rustico
che per il catasto urbano;
n) la valutazione per la liquidazione degli usi civici e l'assistenza della
parte nella stipulazione di contratti individuali e collettivi nelle materie
di competenza;
o) le analisi fisico-chimico-microbiologiche del suolo, i mezzi di produzione
e dei prodotti agricoli, zootecnici e forestali e le analisi, anche organolettiche,
dei prodotti agro-industriali e l'interpretazione delle stesse;
p) la statistica, le ricerche di mercato, il marketing, le attivita' relative
alla cooperazione agricolo-forestale, alla industria di trasformazione dei
prodotti agricoli, zootecnici e forestali ed alla loro commercializzazione,
anche organizzata in associazioni di produttori, in cooperative e in consorzi;
q) gli studi di assetto territoriale ed i piani zonali, urbanistici e paesaggistici;
la programmazione, per quanto attiene alle componenti agricolo-forestali ed
ai rapporti citta-campagna; i piani di sviluppo di settore e la redazione
nei piani regolatori di specifici studi per la classificazione del territorio
rurale, agricolo e forestale;
r) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la misura,
la stima, la contabilita' ed il collaudo di lavori inerenti alla pianificazione
territoriale ed ai piani ecologici per la tutela dell'ambiente; la valutazione
di impatto ambientale ed il successivo monitoraggio per quanto attiene agli
effetti sulla flora e la fauna; i piani paesaggistici e ambientali per lo
sviluppo degli ambiti naturali, urbani ed extraurbani; i piani ecologici e
i rilevamenti del patrimonio agricolo e forestale;
s) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la misura,
la stima, la contabilita' ed il collaudo di lavori inerenti alla valutazione
delle risorse idriche ed ai piani per la loro utilizzazione sia a scopo irriguo
che per le necessita' di approvvigionamento nel territorio rurale;
t) lo studio, la progettazione, la direzione e il collaudo di interventi e
di piani agrituristici e di acquacoltura;
u) la progettazione e la direzione dei lavori di costruzioni rurali in zone
sismiche di cui agli articoli 17 e l8 della legge 2 febbraio 1974, n. 64;
v) la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura,
la contabilita' ed il collaudo di lavori relativi al verde pubblico, anche
sportivo, e privato, ai parchi naturali urbani e extraurbani, nonche' ai giardini
e alle opere a verde in generale;
z) il recupero paesaggistico e naturalistico; la conservazione di territori
rurali, agricoli e forestali; il recupero di cave e discariche nonche' di
ambienti naturali;
aa) le funzioni peritali e di arbitrato in ordine alle attribuzioni indicate
nelle lettere precedenti;
bb) l'assistenza e la rappresentanza in materia tributaria e le operazioni
riguardanti il credito e il contenzioso tributario attinenti alle materie
indicate nelle lettere precedenti;
cc) le attivita', le operazioni e le attribuzioni comuni con altre categorie
professionali ed in particolare quelle richiamate nell'art. 19 del regio decreto
11 febbraio 1929, n. 274, ivi comprese quelle elencate sotto le lettere a),
d), f), m), n) dell'art. 16 del medesimo regio decreto n. 274 del 1929 e quelle
di cui all'art. 1 del regio decreto 16 novembre 1939, n. 2229, ed agli articoli
1 e 2 della legge 5 novembre 1971, n. 1086, nei limiti delle competenze dei
geometri.
2. I dottori agronomi e i dottori forestali hanno la facolta' di svolgere
le attivita' di cui al comma 1 anche in settori diversi da quelli ivi indicati
quando siano connesse o dipendenti da studi o lavori di loro specifica competenza.
3. Per gli incarichi di notevole complessita' sono ammessi i lavori di gruppo,
formato da piu' professionisti, se necessario ed opportuno anche di categorie
professionali diverse, responsabili con firma congiunta. Sono di norma da
espletare in collaborazione di gruppo interdisciplinare gli incarichi relativi
alle bonifiche con impianti idraulici di notevole portata, quelli relativi
alla difesa del suolo ed alla regimazione delle acque se attuate con strutture
complesse e su aree di notevole estensione, nonche' gli incarichi relativi
alla pianificazione che non sia limitata all'aspetto agricolo e rurale, con
particolare riguardo ai piani regolatori generali ed ai programmi di fabbricazione.
4. L'elencazione di cui al comma 1 non pregiudica l'esercizio di ogni altra
attivita' professionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, ne'
di quanto puo' formare oggetto dell'attivita' professionale di altre categorie
a norma di leggi e regolamenti.".
Nota all'art. 16:
- La legge 20 giugno 1909, n. 364, reca: "Norme per l'inalienabilita'
delle antichita' e delle belle arti".
Nota all'art. 17:
- La direttiva 85/384/CEE reca: "Riconoscimento dei diplomi, delle certificazioni
ed altri titoli nel settore dell'architettura".
Nota all'art. 19:
- Per il testo dell'art. 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127,
si veda in nota all'art. 8.
Nota all'art. 26:
- Il testo vigente dell'art. 3 della legge 9 febbraio 1942, n. 194 (Disciplina
giuridica della professione si attuario) e' il seguente:
"Art. 3. - Formano oggetto dell'attivita' professionale dell'attuario
le prestazioni che implicano calcoli, revisioni, rilevazioni ed elaborazioni
tecniche d'indole matematico-attuariale, che riguardano la previdenza sociale,
le assicurazioni ovvero operazioni di carattere finanziario. In particolare:
a) la consulenza e le rilevazioni in materia di elaborazioni di piani tecnici
per la costituzione e trasformazione di enti di assicurazione sulla vita,
di capitalizzazione e di previdenza sociale;
b) gli accertamenti tecnici per valutare le situazioni di bilancio e i bilanci
tecnici degli enti di cui alla lettera precedente;
c) il calcolo delle riserve matematiche e dei piani di tariffe e di contributi
concernenti le basi tecniche delle assicurazioni sulla vita e della previdenza
sociale;
d) i metodi di organizzazione di uffici statistico-attuariali degli enti e
delle imprese assicurative sulla vita e per la previdenza sociale, le rilevazioni
e le elaborazioni statistiche di liquidazione degli enti di cui alla lettera
a);
e) l'elaborazione dei piani di ammortamento per prestiti a lunga scadenza
in quanto comportino rilevazioni e accertamenti di specifica indole matematico-attuariale;
f) i calcoli e i progetti occorrenti per la valutazione di nude proprieta'
e di usufrutti;
g) le perizie, le consulenze tecniche e gli altri incarichi relativi all'oggetto
della professione di attuario. La elencazione che precede non pregiudica quanto
puo' formare oggetto dell'attivita' professionale di altre categorie.".
- La legge 20 marzo 1975, n. 70, reca: "Disposizioni sul riordinamento
degli enti pubblici e del rapporto di lavoro del personale dipendente".
- I decreti legislativi del 17 marzo 1995, n 174 e 175, riguardano rispettivamente
l'attuazione della direttiva 92/96/CEE in materia di assicurazione diretta
sulla vita e l'attuazione della direttiva 92/49/CEE in materia di assicurazione
diretta diversa dall'assicurazione sulla vita.
- Il decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 173, reca: "Attuazione della
direttiva 91/674/CEE in materia di conti annuali e consolidati delle imprese
di assicurazione".
Nota all'art. 36:
- La legge 7 dicembre 1984, n. 818, reca: "Norme sul nullaosta provvisorio
per le attivita' soggette ai controlli di prevenzione incendi, modifica degli
articoli 2 e 3 della legge 4 marzo 1982, n. 66, e norme integrative dell'ordinamento
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco".
- Il decreto ministeriale 25 marzo 1985, reca: "Procedure e requisiti
per l'autorizzazione e l'iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero
dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818".
- La legge 5 marzo 1990, n 46, contiene "Norme per la sicurezza degli
impianti". - Il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, prevede:
"Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE,
90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/1988/CEE, 97/42/CE e 1999/38/CE
riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
durante il lavoro".
Nota all'art. 47:
- Per la direttiva 85/384/CEE si veda la nota all'art. 17.
Nota all'art. 50:
- Il titolo della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e' il seguente: "Ordinamento
della professione di psicologo".
Nota all'art. 55:
- La legge 10 febbraio 2000, n. 30, reca: "Legge-quadro in materia di
riordino dei cicli dell'istruzione".
- Il decreto del Ministro della pubblica istruzione 31 ottobre 2000, n. 436,
prevede: "Norme di attuazione dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999,
n. 144, concernente l'istruzione e la formazione tecnica superiore (IFTS)".
- Si riporta il testo dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144 (Misure
in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi
all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni
per il riordino degli enti previdenziali):
"Art. 69. - l. Per riqualificare e ampliare l'offerta formativa destinata
ai giovani e agli adulti, occupati e non occupati, nell'ambito del sistema
di formazione integrata superiore (FIS), e' istituito il sistema della istruzione
e formazione tecnica superiore (IFTS), al quale si accede di norma con il
possesso del diploma di scuola secondaria superiore. Con decreto adottato
di concerto dai Ministri della pubblica istruzione, del lavoro e della previdenza
sociale e dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, sentita
la Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,
sono definiti le condizioni di accesso ai corsi dell'IFTS per coloro che non
sono in possesso del diploma di scuola secondaria superiore, gli standard
dei diversi percorsi dell'IFTS, le modalita' che favoriscono l'integrazione
tra i sistemi formativi di cui all'art. 68 e determinano i criteri per l'equipollenza
dei rispettivi percorsi e titoli; con il medesimo decreto sono altresi' definiti
i crediti formativi che vi si acquisiscono e le modalita' della loro certificazione
e utilizzazione, a norma dell'art. 142, comma 1, lettera c), del decreto legislativo
31 marzo 1998, n. 112.
2. Le regioni programmano l'istituzione dei corsi dell'IFTS, che sono realizzati
con modalita' che garantiscono l'integrazione tra sistemi formativi, sulla
base di linee guida definite d'intesa tra i Ministri della pubblica istruzione,
del lavoro e della previdenza sociale e dell'universita' e della ricerca scientifica
e tecnologica, la Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281, e le parti sociali mediante l'istituzione di un apposito comitato
nazionale. Alla progettazione dei corsi dell'IFTS concorrono universita',
scuole medie superiori, enti pubblici di ricerca, centri e agenzie di formazione
professionale accreditati ai sensi dell'art. 17 della legge 24 giugno 1997,
n. 196, e imprese o loro associazioni, tra loro associati anche in forma consortile.
3. La certificazione rilasciata in esito ai corsi di cui al comma 1, che
attesta le competenze acquisite secondo un modello allegato alle linee guida
di cui al comma 2, e' valida in ambito nazionale.
4. Gli interventi di cui al presente articolo sono
programmabili a valere sul Fondo di cui all'art. 4
della legge 18 dicembre 1997, n. 440, nei limiti delle
risorse preordinate allo scopo dal Ministero della
pubblica istruzione, nonche' sulle risorse finalizzate
a tale scopo dalle regioni nei limiti delle proprie
disponibilita' di bilancio. Possono concorrere allo
scopo anche altre risorse pubbliche e private. Alle
finalita' di cui al presente articolo la regione Valle
d'Aosta e le province autonome di Trento e di Bolzano
provvedono, in relazione alle competenze e alle funzioni
ad esse attribuite, secondo quanto disposto dagli
statuti speciali e dalle relative norme di attuazione;
a tal fine accedono al Fondo di cui al presente comma
e la certificazione rilasciata in esito ai corsi da
esse istituiti e' valida in ambito nazionale.
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